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Una casa per amica: alla scoperta dell’home-love

Una casa per amica: alla scoperta dell’home-love

Una casa per amica: alla scoperta dell’home-love

Amare la propria casa significa amare sé stessi: a confermarlo è uno studio neuroscientifico. Tutti i dettagli nel nuovo articolo  

Da sempre ognuno di noi associa un significato diverso alla parola “casa”.  

Per alcuni l’unica vera casa è quella dove si è trascorso la propria infanzia, nell’abitazione dei nonni o in quella dei genitori; per altri sono soltanto quattro mura nelle quali riposarsi tra una giornata e l’altra, mentre per altri ancora si tratta di un vero e proprio sentimento, associato al sentirsi sé stessi al 100%.  

Ad osservare i diversi significati che ognuno di noi attribuisce alla parola “casa” e all’impatto che questa ha sulle nostre vite ci ha pensato il neuroscienziato ed esperto di percezione Beau Lotto che ha condotto uno studio finalizzato ad esplorare quali emozioni legano le persone alla propria abitazione. 

Vediamo insieme che cosa ha scoperto.

Un amore corrisposto: i risultati della ricerca  

L’indagine è stata condotta su 300 persone di nazionalità britannica ed ha previsto sia degli esperimenti online che degli esperimenti dal vivo, il tutto finalizzato alla comprensione di quali sono le emozioni collegate al concetto di casa.  

Dalla ricerca è emerso come esista un vero e proprio sentimento di amore nei confronti della nostra casa, chiamato anche “home-love”. Infatti, le persone percepiscono inconsciamente la propria casa come una presenza viva, quasi come se si trattasse di un vero e proprio membro della famiglia.  

Ma non solo. Secondo quanto rivelato al termine degli esperimenti effettuati, si tratterebbe di un sentimento corrisposto: le persone dedicano tempo ed energie alla cura della propria casa, proprio come accade con un amico o un parente, ricevendo in cambio un luogo in cui stare davvero bene, privo di difficoltà e ricco di amore.  

Si tratta però di un sentimento che non è uguale per tutti e che non viene percepito sempre nella stessa maniera. Ad esempio, la ricerca ha rivelato come il sentimento di home-love venga percepito in maniera più intensa in cucina, in camera da letto e in soggiorno e come dipenda direttamente dalla relazione che si ha con le persone che vivono al suo interno.  

Infine, lo studio neuroscientifico ha rivelato anche che più la casa rispecchia la personalità e il modo di essere di chi la abita, più intenso sarà il sentimento di amore che si prova nei suoi confronti. Anzi, in alcuni casi le persone hanno dichiarato che preferiscono che le loro case siano addirittura migliori di loro, come una versione idealizzata della loro personalità che li sprona a migliorarsi sempre.   

Inoltre, come afferma lo stesso Beau Lotto:  

un maggiore amore per la casa è correlato a riflessi positivi nella percezione di sé, tra cui una diminuzione dell’ansia, del senso di privazione e di solitudine. 

La casa diventa così una protagonista della nostra vita, un’entità che ci permette di crescere e di essere felici.  

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